Come prima, più di prima. Insieme

Passerà
Certo che passerà, e usciremo. E la libertà avrà un sapore nuovo, più intenso, ricco di tutto quel che “prima” rimaneva sullo sfondo dell’abitudine.
Rivedremo gli amici, magari finalmente scambieremo due parole anche coi vicini. Ci accorgeremo di quel tale, un estraneo, che incrociavamo tutti i giorni sulla strada per il lavoro; allora finalmente ci saluteremo. Saremo felici, anche se soffriremo per l’assenza di qualcuno.
Intanto
Oggi siamo preoccupati per i nostri cari. Per i genitori anziani, i nonni, perché sono più fragili, e non solo nei loro corpi. Per i nostri bambini, perché per crescere hanno bisogno di sempre nuove sfide e scoperte, assieme ad altri bambini. Per i giovani, che privarli della socialità è come togliergli l’aria.
Siamo preoccupati per il lavoro, quando e come riprenderà?
E qualcuno è in difficoltà già da ieri. E ci sentiamo come sospesi, l’individualità è confusa dentro i grandi temi di cui parla la tv: salute e sanità, economia e lavoro e, ovviamente, sicurezza e libertà.
Di una cosa siamo certi: poteva andare peggio. Molto, con un governo diverso. E come sarebbe anche qui, oggi, se la nostra regione fosse in altre mani!
Qui
Invece, ancora una volta, l’Emilia-Romagna fa da esempio.
Il merito ovviamente non è di una sola persona, di Stefano Bonaccini, ma della storia alla quale anch’egli appartiene. Le lotte nei campi e nelle fabbriche, l’antifascismo, la ricostruzione con l’obbiettivo di un benessere diffuso, anziché perseguire un PIL regionale magari molto alto, ma di pochi, concentrato, non condiviso.
Infatti, la nostra vera ricchezza è la solidarietà.
È le rete dei servizi al cittadino di ogni età, che si adegua alle mutevoli necessità; è la risposta in tempi rapidi alle nuove difficoltà delle aziende. È osservare e ascoltare per capire, e quindi fare. Fare, anziché apparire sbracciandosi nel gorgo delle inutili polemiche.
Il futuro
Ma la politica non potrà non considerare alcuni nodi venuti al pettine di questa crisi. Che è anzitutto una crisi di umanità. Il virus ha messo a nudo l’insensatezza del sistema per il quale spesso le persone e l’ambiente sono un mezzo e non il fine.
Poco avremo imparato se la pandemia ci avrà ulteriormente divisi e resi diffidenti gli uni degli altri. Grande sarà la rivincita se, al contrario, dal singolo cittadino alle nazioni saremo più consapevoli delle conseguenze di quel che facciamo, e se saremo pronti a cooperare di fronte a eventuali nuove crisi future.
Anche noi del Partito Democratico abbiamo bisogno di riflettere. Impegnati con tutte le nostre energie ad amministrare il presente, dobbiamo tornare a confrontarci su una visione più ampia. Politica.
Poiché non si tratterà di ripartire, bensì di ricostruire, sappiamo (anche grazie alla nostra storia) che ci vogliono donne e uomini con idee, valori forti e desideri di futuro per tracciare una nuova rotta.

Devi esserci anche tu, come prima.
Anzi, più di prima. Insieme.

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