“Con i ballottaggi si chiude una tornata di amministrative che ha visto al voto 235 comuni in Emilia-Romagna. Al bel risultato del primo turno, si aggiunge l’8 a 4 per il centrosinistra sulla destra ai ballottaggi. Con questo dato il centrosinistra vince in 174 comuni, la destra in 45 comuni, i restanti 16 hanno un tratto marcatamente civico, come ad esempio Casalgrande, dove ha vinto un civico, in una partita comunque dentro il centrosinistra, in cui destra e M5s sono rimasti fuori”. Così il segretario del PD dell’Emilia-Romagna, Paolo CALVANO.
“Di cinque grandi città andate al voto – ricapitola CALVANO – , Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Cesena e Forlì, a cui aggiungere Carpi, il centrosinistra vince in 4 di queste con la straordinaria vittoria al primo turno di Modena e le nette affermazioni al ballottaggio a Reggio Emilia, Cesena e Carpi, grazie anche ad alleanze larghe e inclusive. Certo, a Ferrara e Forlì la destra ha vinto e non possiamo che riconoscerne la vittoria, anche se le due sconfitte hanno caratteristiche diverse che approfondiremo negli organismi dirigenti che convocheremo a breve”.
“I dati di Bologna, Reggio, Modena, Ravenna, Cesena, Rimini e anche del parmense e dell’entroterra forlivese, dimostrano che il centrosinistra è in campo, grazie anche a profili amministrativi di qualità che hanno fatto la differenza e che hanno ribaltato i dati delle Europee che avrebbero potuto disegnare un quadro ben più complicato – sottolinea il segretario dem – . Sappiamo altrettanto bene che in zone periferiche e di confine con Veneto e Lombardia, come Ferrara e Piacenza, c’è un lavoro importante da fare, tutti insieme, per recuperare il gap accumulato. Anche lì ci sono state comunque alcune vittorie locali da cui ripartire”.
“La partita è sempre di più tra centrosinistra e destra a trazione leghista e così sarà in Regione – spiega CALVANO -. Una sfida da affrontare con i piedi ben piantati per terra, con la giusta umiltà e con altrettanta voglia di combattere, ragionando insieme a tutto il centrosinistra e a quel civismo che vuole dare un contributo al buon governo della Regione”.
“Faccio i complimenti e auguro buon lavoro a tutti i sindaci neo eletti, anche quelli della coalizione a noi avversa e ringrazio i nostri candidati sindaci che non ce l’hanno fatta perché so che ce l’hanno messa davvero tutta. Sapremo ripartire anche dove abbiamo perso” conclude.
Il PD respinge la lettura che vede la Lega ormai imperante anche in Emilia-Romagna. “Mi pare una rappresentazione falsa della realtà”, obietta la responsabile Enti locali del PD nazionale, Marina Sereni.
“Basta guardare i numeri- prosegue la democratica- il centrosinistra vince in 174 Comuni sui 235 al voto. Vinciamo a Modena, Reggio Emilia, Cesena e Carpi, ovvero quattro dei sei comuni con più di 70.000 abitanti. Quindi parlare di Emilia-Romagna a trazione leghista mi pare francamente fuori dalla realtà”.
Che “non esistano più le roccaforti è un dato di fatto, pensarlo e’ semplicemente anacronistico. Ma le sconfitte di Ferrara e Forlì devono farci riflettere, perché dagli errori il PD è abituato a imparare”, afferma ancora Sereni. Il centrosinistra, “unito, aperto e plurale, vince. Ed è l’unica alternativa possibile a Salvini. Questo è l’altro dato incontrovertibile da cui dobbiamo ripartire”.