Insieme al presidente della Corte d’Appello di Bologna abbiamo stabilito di tenere le prossime elezioni regionali domenica 26 gennaio 2020. Una data che, oltre a rientrare nei limiti temporali fissati dalla legge, permetterà a queste Regione di approvare il bilancio 2020/2022, evitando così quell’esercizio provvisorio che invece ne limiterebbe la capacità di funzionamento e di spesa a danno di cittadini e imprese, comuni e associazioni del nostro territorio.
La mia sfidante non ha perso l’occasione nemmeno stavolta di ricorrere all’insulto personale. Non intendo scendere a quel livello, perché per me in politica ci sono avversari da battere, non nemici da abbattere, e la buona educazione dovrebbe essere la premessa di ogni impegno istituzionale. Ricordo però che gli interessi dell’Emilia-Romagna vengono prima degli interessi di partito e se ti candidi a governare questa Regione devi abituarti ad anteporre il bene degli emiliano-romagnoli a quel che preferisci per te.
Alla luce dei sondaggi regionali degli ultimi giorni, peraltro, in diversi mi avevano raccomandato di anticipare il voto per la fine di novembre, per capitalizzare il distacco di consenso che mi separerebbe da Borgonzoni e da altri candidati dalla destra. Posto che saranno i cittadini col voto reale a stabilire chi dovrà governare questa Regione nei prossimi 5 anni, quanto ho detto per gli altri vale anzitutto per me. L’Emilia-Romagna viene prima.
Stefano Bonaccini – Presidente della Regione Emilia-Romagna