Da un anno non è più possibile transitare sul piccolo ponte di via dei Mulini, a Casola Valsenio, che collega due aree del parco fluviale in cui insistono alcuni residenti e l’area tecnica del depuratore. Fin da subito il Comune ha richiesto il finanziamento necessario alla Regione, che ha riconosciuto un contributo di 87.000 euro a cui si aggiungono altri 30.000 euro erogati da Hera, visto l’interesse per il depuratore in loco, a seguito di richiesta del Comune.
Lo Studio Micheloni è stato incaricato da subito per un progetto che prevede la costruzione ex novo delle spalle in cemento armato a cui va aggiunto un impalcato di acciaio, tipo “Bailey”. La pratica è stata autorizzata dal Servizio Tecnico di Bacino dopo un esame che ha fatto attendere parecchi mesi. Sono state richieste integrazioni e analisi più approfondite del bacino del Senio per circa 2 chilometri di lunghezza. Ora il progetto sta attendendo l’autorizzazione sismica e poi si potranno affidare i lavori immediatamente, poiché l’opera è considerata di “somma urgenza”.
Si prevede la realizzazione delle due “spalle” del ponte in opera, da realizzarsi a fianco dell’attuale. In seguito si collocherà il ponte Bailey, operazione – quest’ultima – che richiederà solo una decina di giorni. Il cronoprogramma prevede il termine dei lavori a fine maggio. Il ponte sarà a noleggio per 18 mesi con la possibilità di estendere il noleggio in caso di necessità. Le spalle realizzate in opera saranno invece definitive. Il costo dell’opera è di 200.000 euro e prevede la realizzazione delle spalle, i raccordi stradali, le spese tecniche, il montaggio e noleggio del ponte.
“Ci scusiamo per il disagio di questi mesi – afferma il sindaco Nicola Iseppi – con tutta la cittadinanza e in modo particolare con i residenti della zona interessata. Un anno fa abbiamo dovuto chiudere il ponte e pensavamo di poter completare l’opera entro il 2018; purtroppo il ritardo è dovuto essenzialmente al ricevimento delle autorizzazioni da parte del Servizio Tecnico di Bacino che sovrintende l’alveo dei fiumi. D’altronde, dopo il crollo del ponte Morandi di Genova c’è stata una (giusta) attenzione esponenziale su queste opere. Nonostante il grave ritardo, siamo comunque orgogliosi di poter consegnare a Casola Valsenio un nuovo ponte sicuro per i residenti e per tutto il parco fluviale“.