Capiamo il perchè e le motivazioni che porteranno alla sostituzione di oltre 500 alberi della nostra città e alla ripiantumazione di ulteriori 400.
Qualche mese fa il Comune di Faenza ha ricevuto i risultati di una valutazione complessiva sullo stato di salute degli alberi della città. Purtroppo da questa analisi sono emerse diverse criticità dovute ad alberi malati o arrivati al termine del percorso di vita e quindi in intere strade tutti gli alberi sono arrivati al termine del loro percorso di vita in quanto furono piantati tutti nello stesso periodo. Si è dovuto procedere quindi ad operare la scelta di abbatterne 520 in tutto il territorio comunale per evitare di mettere in pericolo con la caduta di rami o di intere piante i passanti, gli autoveicoli o le proprietà dei cittadini. Questo percorso fu oggetto tra l’altro di un incontro organizzato al quartiere Centro Sud lo scorso 22 marzo. Il percorso progettato era quello di iniziare i lavori al termine dell’estate (gli alberi sono oltre che belli, importanti soprattutto nei mesi estivi), ma purtroppo a seguito dei fortunali intensi con fenomeni atmosferici a volte estremi e con forte vento, verificatisi negli ultimi periodi, onde evitare eventuali cadute accidentali delle piante, si è scelto di procedere subito con diversi abbattimenti.
In tutto questo però c’è un aspetto importante e positivo, infatti gli alberi verranno prontamente sostituiti: a fronte di 520 abbattimenti verranno ripiantumati 971 nuovi alberi e quindi si procederà alla rimozione delle ceppaie e alla sostituzione con nuove piante. Per noi le aree verdi e la presenza silente di tanti alberi nelle città, come è a Faenza, è un elemento fondamentale per una buona qualità della vita, per l’ambiente e per far vivere meglio noi cittadini.
Circa l’abbattimento di 119 alberi su Viale Vittorio Veneto in molti hanno criticato e posto dubbi sull’effettiva situazione degli alberi che ha portato alla scelta della sostituzione. Di seguito alcune considerazioni direttamente dai tecnici del Servizio Giardini:
- Un viale, per quanto costituito da diversi individui rappresenta un elemento unitario dal punto di vista compositivo, estetico, funzionale e biologico.
- Quando questa unitarietà viene a mancare per la perdita di un numero elevato di individui del viale, ogni funzione dell’impianto stesso viene inevitabilmente a cadere. Se dovessimo dare corso ai soli abbattimenti scaturiti dall’ultima campagna di analisi, anche Vittorio Veneto si ritroverebbe in queste condizioni.
- Le più recenti acquisizioni in materia di arboricoltura urbana sconsigliano nel modo più assoluto il reintegro puntuale delle fallanze createsi nel tempo in quanto tale sostituzione non permette ai nuovi alberi di crescere ed affrancarsi adeguatamente, lasciandoli al contempo esposti a eventuali infezioni data la generalizzata presenza di patologie, causa della perdita degli esemplari precedenti
- Quando la presenza di fallanze risulta inequivocabilmente legata alla progressione di patologie degenerative di carattere epidemico (come ad esempio i funghi appartenenti ai generi Ustulina, Ganoderma, Perenniporia, Polyporus, presenti su Viale Vittorio Veneto) l’eliminazione dell’intero impianto assume anche carattere di profilassi
- Nei casi in cui le patologie degenerative interessino la stabilità degli alberi, il ricorso a ripetute campagne di valutazione della stabilità si configura come un accanimento di tipo diagnostico di breve periodo insostenibile dal punto di vista tecnico ed economico
- Quando inoltre il mantenimento degli alberi in condizioni di sicurezza impone interventi arboricolturali mutilanti in un contesto di generalizzata sofferenza vegetativa, indotta dalle patologie di cui sopra, si ottiene un’accelerazione del deperimento arboreo fino alla morte o alla destabilizzazione degli alberi trattati
- Il Comune di Faenza ha ed ha sempre avuto un atteggiamento profondamente conservativo nel confronti delle alberature e se ha deciso di attuare un piano di sostituzione è perché Vittorio Veneto riassume in sé tutte le caratteristiche e gli aspetti sopra richiamati.
- Il profondere cospicue risorse in un viale come Vittorio Veneto implica di conseguenza il sottrarre le medesime risorse dalla cura e dalla gestione di altre alberature, di maggior valore e sulle quali ha senso investire in una logica di medio – lungo periodo.