E lottizzazione fu. Tutto come previsto al Consiglio di amministrazione della Rai, convocato oggi per il via libera ai nuovi direttori di testata del servizio pubblico.
Il Consiglio di Amministrazione dell’azienda pubblica ha dato il via libera ai nomi proposti dal direttore generale Fabrizio Salini, frutto dell’accordo blindatissimo tra Di Maio e Salvini.
I nuovi direttori sono dunque Giuseppe Carboni per la direzione del Tg1, Gennaro Sangiuliano (già famoso per i selfie con il ministro dell’Interno) al Tg2 e Giuseppina Paterniti (inizialmente proposta per il Tg1, ma giudicata da Salvini “troppo europeista”) al Tg3. Le altre nomine previste dal pacchetto sono Luca Mazzà a Radio Rai e Alessandro Casarin alla Tgr.
Per i direttori di rete toccherà invece aspettare ancora, in attesa che si sciolga il nodo di Casimiro Liero, l’autore della Prova del cuoco gradito a Salvini per la direzione di Rai 1 o Rai 2, ma sul quale permarrebbero ancora delle perplessità.
Con il solo voto contrario della consigliera in quota PD Rita Burioni (dunque con l’ok anche da parte di Riccardo Laganà, il consigliere eletto con molte belle speranze dai dipendenti dell’azienda), il Cda del servizio pubblico ha dunque dato semaforo verde ad un pacchetto di nomine che, come denunciato su Democratica dal deputato dem Michele Anzaldi, per la prima volta nella storia taglia fuori dalla direzione dei Tg la voce dell’opposizione.
La lottizzazione che si è consumata sulla Rai è l’ennesima promessa tradita dal vicepremier Luigi Di Maio. Ascoltate cosa diceva, cosa prometteva, qualche tempo fa, poco tempo fa:
In #Rai una vera e propria lottizzazione. Tg1 e Tg3 al M5S, Tg2 alla Lega.
L'ennesima promessa tradita dal vicepremier Di Maio che fino a pochi mesi fa diceva "la Rai non vada più lottizzata". Viene da ridere pure a lui mentre lo dice…#31ottobre #EffettoDiMaio pic.twitter.com/wvhvBgQhvA— Pina Picierno (@pinapic) October 31, 2018