Il voto amministrativo del 10 giugno. M5s annaspa, la Lega vola. Ma la notizia è il PD in campo

La conferenza stampa di Matteo Ricci e Maurizio Martina – Roma, 11 giugno 2018

Le elezioni amministrative mostrano la ripresa del PD. Martina: “Dati incoraggianti che rivelano come ci siano tante persone pronte a darci ancora fiducia”

Il PD tiene, e spesso avanza, il M5s crolla. E’ questo che emerge dal voto amministrativo del 10 giugno. Un voto che segue di tre mesi le politiche e di pochi giorni la nascita del governo gialloverde. E’ innegabile che da più parti si profetizzava una catastrofe per il Pd che doveva essere schiacciato da centrodestra e M5s. La catastrofe non c’è stata, anzi tanti sono i segnali di risveglio e di ripartenza per i democratici.
Da Nord a Sud nelle città capoluogo, ma anche nei comuni superiori i candidati dem sono riusciti a raggiungere il ballottaggio. Certo alcune importanti città governate dal centrosinistra (Catania, Vicenza, Treviso, Terni) sono perse, ma la situazione politica è nettamente mutata rispetto a cinque anni fa e dunque il bicchiere si può considerare mezzo pieno, in attesa del secondo turno.
Una consapevolezza che si è vista anche nel corso della conferenza stampa convocata al Nazareno per commentare i dati elettorali. Il segretario reggente Maurizio Martina ha sottolineato come siano “dati incoraggianti che rivelano come ci siano tante persone pronte a dare ancora fiducia al centrosinistra e al PD. Sappiamo che questo lavoro adesso va assolutamente rafforzato, dobbiamo stare con i piedi per terra e dire parole di grande umiltà ma anche determinazioni. Risultati su cui possiamo costruire la nuova stagione del Pd e del centrosinistra. Dobbiamo – ha aggiunto – rimanere aperti, uniti, umili e determinati. C’è un ballottaggio tra 15 giorni che dovremo giocare pancia a terra, facendo un appello a tutti i cittadini che hanno interesse a sostenere progetti di buon governo locale che rappresentano l’alternativa alla destra di questo paese. Ovviamente, c’è ancora da lavorare molto”.

Sulla stessa linea Matteo Ricci che ha fatto notare come il Pd cresca “in moltissime realtà, come a Brescia, Ancona, Avellino, ma anche in città dove si è perso come a Catania. Vogliamo dire che il PD e il centrosinistra ci sono. Il centrosinistra aumenta di qualche punto rispetto al risultato del 4 marzo”.
Città simbolo della rinascita democratica è Brescia, dove oltre alla vittoria al primo turno del sindaco uscente Emilio Del Bono il PD ha conquistato circa il 10% in più rispetto al 4 marzo innalzandosi fino al 34,6%. Buona la prestazione dem in tutti i comuni superiori lombardi, così come in Piemonte. Al ballottaggio le tre partite (Massa, Pisa e Siena) toscane. Ad Ancona, territorio di caccia grillino il 4 marzo, la sindaca uscente dem ha conquistato il 48% e tra due settimane se la vedrà al ballottaggio con il candidato di centrodestra Stefano Tombolini. Nel capoluogo marchigiano debacle il M5s che passa dal 33,6% del 4 marzo al 17%. Ma il PD rialza la testa in Campania, ad Avellino dove Nello Pizza ha conquistato il 42,9% e al ballottaggio sfiderà il grillino Vincenzo Ciampi che si è fermato al 20,2%. Anche nel capoluogo irpino il M5s perde circa il 50% dei consensi (il 4 marzo era arrivata al 39,5%).

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