In questa conversazione con l’assessore Marco Unibosi, proviamo a fare una ricognizione sulla quantità e qualità dei servizi sociali disponibili per la popolazione casolana, gestiti dal Comune di Casola Valsenio attraverso la struttura operativa e organizzativa dei Servizi sociali associati dell’Unione della Romagna Faentina, e quelli erogati dall’ASP (Azienda Servizi alla Persona). E’ una parte importante del nostro welfare per il quale gli enti locali destinano ingenti risorse. E’ un tema, questo, che ha visto nel tempo l’impegno costante dei governi locali di centrosinistra.
– Qual è la spesa annua per i servizi sociali a Casola?
In realtà definire una spesa annua per i servizi sociali è complicato perché bastano pochi casi seguiti in più o in meno per cambiare notevolmente l’incidenza sul bilancio comunale. In ogni caso, nel corso di questi ultimi anni, la spesa per i servizi sociali si è sempre aggirata tra i 150’000 € e i 180’000 € circa.
– Quali sono i principali servizi a cui la popolazione casolana, nelle diverse fasce d’età e condizioni, può accedere?
I servizi sociali sono stati negli ultimi anni oggetto di una importante “riforma” da parte dell’Unione dei Comuni con l’obiettivo di uniformare, in tutto il territorio dei sei Comuni, la disponibilità di servizi e la tipologia di accesso.
Le uniche differenze che contraddistinguono i diversi territori sono le tariffe a carico dei cittadini per i servizi. In effetti l’Amministrazione casolana, considerando anche la lontananza dei cittadini dai principali poli dei servizi socio-sanitari, ha deciso di mantenere le rette per i diversi servizi più basse rispetto agli altri Comuni.
Ovviamente il tutto deve essere fatto rispettando il pareggio di bilancio, obbligatorio per gli enti locali.
Suddivisi per le diverse fasce di popolazione, i servizi si differenziano per tipologia di intervento; nello specifico, a Casola Valsenio, tutte le problematiche sono seguite dall’assistente sociale (presente il martedì presso il suo ufficio in Comune) che poi si raffronta con gli altri uffici di competenza.
Risulta complicato elencare per punti i diversi servizi proprio perché nel risolvere le diverse situazioni gli approcci sono vari: si può ragionare di aiuti economici, di assistenza famigliare, di lotta alle dipendenze, di centri di aggregazione giovanile, di consegna dei pasti a domicilio, di casa di riposo o ricoveri in struttura… Insomma lo spettro degli interventi è molto ampio e oculato, cercando di creare un “vestito” di servizi su misura per la persona da prendere in carico.
– Una struttura fondamentale del welfare casolano è la Casa Protetta. Quanti sono gli ospiti e come funziona la struttura, ovvero come viene gestita?
La Casa Protetta di Casola Valsenio è gestita in toto (quindi sia la zona residenziale o semiresidenziale per anziani, posta al primo piano, sia i centri diurni socio-occupazionali APE e Fiordaliso, posti al piano terra) dalla Cooperativa In Cammino. Diversamente da altri territori della Regione, però, l’Unione della Romagna Faentina ha deciso di mantenere in capo ad ASP (Azienda di Servizi alla Persona), ente interamente pubblico, la proprietà degli immobili che in precedenza facevano parte del patrimonio delle Ex Opere Pie.
Sostanzialmente, quindi, mentre la Cooperativa si occupa della gestione del servizio, l’ASP si occupa delle manutenzioni ordinarie e straordinarie della struttura fisica. In aggiunta, ASP si occupa della fornitura dei pasti, in quanto è stata fatta la scelta, negli anni scorsi, di mantenere su Casola una cucina centralizzata che potesse servire sia per la Casa Protetta sia per le scuole e la refezione scolastica; la scelta è stata fatta considerando proprio la distanza di Casola dalle principali cucine di produzione pasti che si trovano a Faenza o in territori comunque non abbastanza vicini per la qualità dei pasti. Un esempio di questa suddivisione di ruoli si evince anche nel fatto che nel 2017 l’ASP ha potuto partecipare al bando regionale sull’installazione di caldaie a cippato e proprio in questo periodo si faranno i lavori per sostituire la vecchia caldaia a gasolio.
All’interno della struttura è poi presente anche lo studio di un medico di base, un punto CUP e un poliambulatorio per prelievi e analisi che fanno parte della Casa della Salute della Valle del Senio.
– Quali nuovi investimenti sono previsti nella Casa Protetta?
In questo ultimo periodo, anche su sollecitazione di alcuni famigliari, sono state riscontrate alcune problematiche sulla struttura e sulla gestione che andranno risolte in tempi brevi. Nello specifico si dovranno fare interventi per migliorare ulteriormente aspetto e vivibilità della struttura, in aggiunta a quelli fatti in questi anni (si pensi all’aria condizionata, all’ampliamento del primo piano, alla nuova caldaia ed agli interventi nei bagni). E’ in corso di definizione il piano degli interventi dei quali verrà sicuramente data comunicazione.