Annunciato trionfalmente da Di Maio, del testo si sono perse le tracce. Secondo Huffington Post è ancora sulla scrivania del ministro
È stato annunciato trionfalmente dal ministro Di Maio, ma in realtà del decreto dignità non vi è più traccia. Eppure sui social il vicepremier ne parla come se fosse già legge. Il testo, invece, è piuttosto indietro – fa sapere Huffington Post – e non è arrivato nemmeno alla Ragioneria generale dello Stato. Nemmeno a Palazzo Chigi, dove aspettano il testo per il controllo definitivo, l’hanno visto. Il testo sarebbe infatti ancora sulla scrivania del ministro del Lavoro. Dopo i problemi con la Lega che si è scontrata da subito con i Cinque Stelle per modificare il testo, dopo il braccio di ferro tra Salvini e Di Maio sui voucher, ora arriva l’ennesimo intoppo che farà allungare ulteriormente i tempi.
Ma cosa è successo al decreto dignità? Se lo chiedono in tanti. “In 50 giorni – afferma la senatrice dem Simona Malpezzi – è l’unico atto del cosiddetto governo del cambiamento. Il problema è che tutti ne parlano ma nessuno lo ha ancora visto. Stiamo parlando del decreto dignità, ovvero un assemblaggio di norme confuse, per ora rimasto chiuso in un cassetto. A suo modo è un record: quasi due mesi di tempo, per un decreto finito su Chi l’ha visto?”. E anche il collega Pd Ernesto Magorno ironizza: “Avevano fatto uno sforzo in questi 50 giorni: il decreto dignità. Tutti si chiedono che fine abbia fatto. Tanto sbandierato, tanto esaltato alla fine è scomparso. Nascosto, quasi fosse il premier Conte. Insomma una sorta di decreto fake”.
Secondo Huffington Post, che ha contattato fonti vicine al governo, il testo non è completo perché manca la relazione tecnica. “Le stesse fonti – si legge sul sito – spiegano che alcune norme hanno modificato leggi esistenti (è il caso, ad esempio, dei contratti a termine) e questo implica un lavoro di armonizzazione con la relazione tecnica”. Ma una volta terminata questa fase, toccherà al Parlamento esprimersi; sono già in tanti ad aver annunciato modifiche sostanziali al decreto. Insomma, il decreto dignità è ancora lontano dal diventare legge.